Nota per l'eventuale lettore. Tutto cio' è accaduto nella giornata di venerdi ma potrebbe benissimo essere successo, oggi, ieri, un anno fa. E' accaduto a me, ma potrebbe capitare a te, alla tua fidanzata, a tuo zio prete.
E' giovedì sera. Faccio mente locale nella speranza di non aver dimenticato nulla. Domani mattina alle dieci ho un treno da prendere, destinazione finale Va-Ciapa-i-Rat. Dopo un mese finalmente rivedrò l'amore mio. Mica pizza e fichi.
Valigia: fatta 
Portafoglio ormai vuoto: preso (almeno ci sono i documenti e tanto mi bastano) 
Biglietto: ce l'ho 
Caricabatterie: c'è 
Lettore mp3: semicarico 
Medicine varie: prese 
Direi che ho tutto, posso dormire tranquilla.
Levataccia alle sette e mezza per procedere a trucco e parrucco (tempo previsto: due ore). Alle dieci esco di casa, volo in stazione a prendere il treno e...
"Attenzione. Il treno regionale XXX proveniente da Culandia e diretto a Fanchiul oggi non è stato effettuato. Ci scusiamo per il disagio".
Ecco che qui inizia la prima delle varie bestemmie in gaelico. Roba che manco Germano Mosconi.
La mia destinazione è a circa 200 km da qui: devo cambiare tre treni ma solitamente nel giro di tre orette ci arrivo senza problemi.
Ho un appuntamento con un'amica alle 14: il mio prossimo treno è alle 11 e un quarto..Dovrò cancellare l'appuntamento. Scoglionamento extra, rimanderemo. Però du' bolas.
Arriva il treno successivo. Eureka! Arrivo a Fanchiul. Ho un quarto d'ora da aspettare prima che arrivi il treno per Quelpaese. Mi apposto nel sottopassaggio aspettando che qualche buonanima scriva sullo schermo su quale binario arriverà il convoglio. Aspetto. Aspetto.
Arriva altra gente. Aspettiamo.
Il sottopassaggio inizia a ingolfarsi. La stazione di Fanchiul non è enorme. Si crea un mucchietto di gente che pare d'essere in fila al concerto di Vasco Rossi, non fosse per le valige. C'è anche chi canticchia. Mah.
Alle 11.15 appare una scritta. Il treno è in ritardo di 10 minuti. Bon. Attendiamo.
Alle 11.25 "Attenzione. Il treno XYZ proveniente da Cippirimerlo e diretto a Quelpaese oggi non è stato effettuato a causa dello sciopero di Mia Nonna In Carriola. Ci scusiamo per il disagio!"
Maremma impestata, furibonda, purulenta e becera: i miei genitori guardano dieci telegiornali al giorno e nessuno ha avuto notizia di questo fantomatico sciopero! Che, però, a quanto pare, c'è eccome!
Bestemmie in cirenaico.
Aspetto il treno successivo. Be positive! E' già segnato sul binario! Ci sarà di sicuro! Salgo sul binario, mangio il mio panino morbidoso col formaggino altrettanto morbidoso perchè i miei denti non sono molto per la quale da un annetto a questa parte. Bevo. Faccio ruttino - silenzioso sennò chiamano la Polfer per sospetto allarme bomba.
Il treno viene cancellato dal tabellone sul binario. Qualcuno tira un porcone (i miei amici Cì e Vito tirerebbero un procione, ma questa è un'altra storia). Una tizia con dei tacchi alti sei metri caracolla giù per le scale per controllare lo schermo: la seguo. Sai mai che caracolli del tutto: le rubo le scarpe e scappo via.
Ma non capitombola: riesce a scendere e io, col mio valigione industriale, dietro di lei. Il treno ha 10 minuti di ritardo. Ho un dejà vu.
Nel frattempo si accalca di nuovo una discreta folla lì davanti. Pare che aspettiamo tutti la Madonna. La cantante, intendo.
Ed ecco che...
"Attenzione. Il treno XSY proveniente da Cippirimerlo e diretto a Quelpaese, oggi non è stato effettuato a causa.."
Porchi come se piovessero, la maggior parte in veneto dal momento che a quanto pare aspettavamo tutti il treno che porta verso quelle lande.
Due tizie si siedono sulle valigie e iniziano a sgranocchiar panini. Un gruppetto di ragazzi opta per il panino fresco: non ho mai visto la panetteria della stazione fare affari d'oro come venerdì.
Almeno a loro è andata bene, via. Facciamo girare l'economia! Ma io ho già mangiato il mio panino. E ho un treno tra un'ora. Forse.
Un ragazzo si mette a fotografare il tabellone con la scritta "soppresso". Ma cosa ti fotografi cosa, mannaggia a tutti i dugonghi e ai caproni del Timbuktu!
A seguire, anche una delle ragazze del panino va a fotografare il tabellone.
Per non inveir contro di loro con il mio fare bufalesco, acchiappo la valigia e vado in sala d'aspetto.
Via via tutti i treni vengono cancellati. C'è però una speranza: il Freccia Bianca delle 14.45. Devo pagare il supplemento di 11 euro ma cio' mi assicura l'arrivo a Quelpaese. Che è solo la metà del viaggio.
Ho due ore da aspettare. Sono triste e voglio piangere: arriverò mai a destinazione? Mando un sms (come ai vecchi tempi, perchè se mi collego ad internet per usare Whatsapp la batteria non mi regge...) al mio amico Giulio.
"Sono in stazione a Fanchiul dalle undici di stamattina aspettando un BIIP di treno per Cippirimerlo e salire a Va-Ciapa-i-Rat.Ti prego, mandami un sms con due cancheri in dialetto modenese!"
Giulio risponde tempestivo dopo tre minuti. Un cecchino. "Ma ca' gniss gninta a Trenitalia, al capitano e tut i contrulor dl'ostia!" (Vi risparmio il finale)
Inizio a ridere da sola nel bel mezzo della sala d'aspetto. Un tizio che sta leggendo un libro alza lo sguardo e mi fulmina. Vado a nascondermi in un angolino continuando a sghignazzare davanti al telefono e trastullandomi con i messaggi in dialetto di Giulio che mi hanno SERIAMENTE risollevato il pomeriggio.
Nel frattempo mi decido e compro il supplemento tra mille bestemmie: alle 16 meno qualche minuto, sarò a Quelpaese!
Viaggio puntuale e comodo ma non indolore dal momento che nel mio vagone un bambino ha pianto ininterrottamente per almeno metà del tempo. Superava il muro del suono. E' stato il momento in cui mi sono pentita di aver scelto una playlist solo darkwave e new wave. Da domani solo Death Metal, ragazzi. Giuro.
Dunque. Sono a metà del mio viaggio. C'è un treno alle 16.15 circa. Vado a vedere il tabellone. Soppresso! No. Non posso rimanere bloccata qui a Quelpaese fino alle 21! Deve esserci una speranza!
Vado nell'atrio. Tutti davanti al tabellone, con lo sguardo fisso all'insù come se aspettassero la Madonna, e visto che siamo sotto Pasqua ci aspettavamo anche un accenno di miracolo.
Miracolo che è avvenuto verso le 17 quando abbiamo scoperto che il treno per Va-ciapa-i-rat c'era!
Finalmente i bestemmioni in dialetto veneto si son tramutati in laude religiose, triplicate quando il treno è effettivamente arrivato.
Solo una volta posate le sacre chiappe sul sedile mi sono accorta che (leggete ora con tono fantozziano) trattavasi del lentissimo regionale da 21 fermate per un totale di DUE ORE di viaggio!
Per fortuna tutto è andato liscio e senza intoppi. In compenso, giunta a Va-ciapa-i-rat ho dovuto attendere per circa un'ora l'autobus per il paesino che dovevo raggiungere. Autobus sul quale a momenti l'autista e un furbetto senza biglietto hanno litigato pesantemente: con la paura che arrivassero alle mani sono andata a nascondermi in fondo, cercando di calmare la tachicardia con una pratica zen inventata sul momento e dal dubbio effetto.
Arrivata a destinazione alle 20 circa, lasciando al mio moroso il gaudio indescrivibile di bestemmiare al posto mio, mi sono fiondata su un piattone di alette di pollo e il mondo è tornato a sorridermi.
A dire il vero mi ha sorriso non appena ho visto LUI ma non voglio fare la parte della romanticona smielata quindi... Diamo il merito alle alette.
Trenitalia.
Davvero.
Di cuore.
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