lunedì 7 dicembre 2020

Classiconi di Natale: Piccole Donne

"Natale non è Natale senza regali", si lamentò Jo, sdraiata sulla coperta.

"È così spiacevole essere poveri!" sospirò Meg, abbassando lo sguardo sul suo vecchio vestito.

"Non è giusto che alcune bambine possano avere tutto ciò che desiderano e altre non abbiano niente", aggiunse la piccola Amy, tirando su con il naso con aria offesa.

"Ma abbiamo il papà e la mamma, e la compagnia una dell'altra", disse Beth compiaciuta dal suo angolo.

(Piccole Donne - Louisa May Alcott)




Non è un libro natalizio, eppure il fatto che la storia delle sorelle March si apra proprio in questo periodo dell'anno non può che ricondurmi ai fasti (si fa per dire) dei miei primi Natali. Quelli passati a casa della nonna o della zia, con le tavolate piene di cappelletti, salamina col purè, arrosto, patate fritte, panpepato, torrone e panettoni/pandori (spesso entrambi). Di quelle tavolate, a parte me, mamma e papà non è rimasto più nessuno. Chi ci ha lasciato troppo presto, chi ha deciso di trasferirsi dall'altra parte del mondo, chi ha deciso di dare un taglio ai rapporti con quel che resta della famiglia. Allora mi tornano alla mente le parole di Beth e ringrazio per i bei ricordi che ho, per le persone che mi sono rimaste accanto e per quelle che sono arrivate dopo. Del resto la vera famiglia non è solo quella biologica: ci sono persone che per me sono come fratelli e sorelle, pur non sussistendo alcun legame di sangue ad unirci. 

Ma torniamo alle nostre quattro piccole donne. Di loro si è parlato tanto, si son scritti saggi, dalla loro storia son stati tratti prequel e sequel, film, telefilm e cartoni animati. Durante questo Natale però voglio parlare della versione radiofonica del primo romanzo: Radio Due, nel 1956, presentò ai propri ascoltatori il radio-sceneggiato in 5 puntate interpretato da Emma Danieli (Meg), Maresa Gallo (Beth), Lea Padovani (Jo) e Vera Silenti (Amy) nei panni delle sorelle March. 
A distanza di più di 60 anni rimane un piccolo gioiello (questo sempre a mio modesto parere) che nulla ha da invidiare alle reinterpretazioni per il grande e piccolo schermo. Ascoltare le voci dei personaggi è come tuffarsi tra le pagine del libro e vivere al suo interno. Ecco, la magia del radioteatro non potrebbe avere altra definizione che questa!

Un piccolo appunto sulle interpreti principali.
Lea Padovani E' Jo March. Sono quasi certa che nella vita le somigliasse molto per la spontaneità con cui la interpreta.
Emma Danieli riesce a dare a Meg quel pizzico di simpatia (ma non troppo) che, a mio avviso, manca alla sua controparte romanzesca. Insomma, la rende un pochino più umana, anche se non riesce a farmela piacere, lì ci vorrebbe un miracolo.
Vera Silenti ha regalato ad Amy un carattere più adulto rispetto a quello che traspare nel primo romanzo Piccole Donne, senza snaturarlo.
Maresa Gallo, infine, assieme alla Padovani, è il personaggio più fedele e meglio riuscito tra le quattro sorelle.

Credo che approfitterò di queste serate per riascoltarmelo, giusto per iniziare ad immergermi nel mood... Anzi, iniziamo questa sera, così domani sono pronta per iniziare a costruire il primo albero di Natale "appeso" della storia (la mia, intendo). Con un gatto scatenato in giro per casa bisogna pure ingegnarsi :D

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